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Home Forum Convivere con l’alzheimer COMUNICARE IN MODO EFFICACE CON L’AMMALATA DI ALZHEIMER Rispondi a: COMUNICARE IN MODO EFFICACE CON L’AMMALATA DI ALZHEIMER

#598
Chiara
Ospite

Ciao Alessandra, ti ringraziamo per aver riposto nuovamente la tua fiducia in noi.
Comprendo molto bene la tua preoccupazione per le difficoltà che stai riscontrando a comunicare con tua nonna. A volte questo può diventare fonte di profonda frustrazione, in quanto la persona che abbiamo di fronte cambia il modo in cui si è comportata e ha comunicato per tutta la vita. Il nostro compito è quello di calibrare il nostro modo di comunicare in base alle sue nuove esigenze: è uno switch necessario e difficoltoso, specialmente all’inizio, ma una volta assimilato ci permetterà di comunicare in modo efficace.
Non so se nel vostro caso è così, ma spesso ad accompagnare la malattia di Alzheimer ci sono anche problemi fisici, come difficoltà visive, uditive o nel movimento. È importante non sottovalutare questi fattori e quindi utilizzare un ambiente ben illuminato, ed esempio, o posizionarsi abbastanza vicini, uno di fronte all’altro, all’altezza degli occhi dell’interlocutore, così da permettere a chi abbiamo di fronte di aiutarsi con il labiale nel caso in cui sfugga qualcosa.
Ciò che posso suggerirti è far caso a non ostacolare la concentrazione di tua nonna, in quanto la malattia di Alzheimer comprende anche problemi di distribuzione delle risorse attentive: per questo motivo sarebbe utile, quando comunichi con lei, che entrambe vi dedichiate esclusivamente all’atto di comunicare, senza interferire con altre azioni (anche se queste sono automatizzate e di routine) e che non siano presenti rumori di sottofondo che potrebbero anche far innervosire, creare confusione, ansia o frustrazione.
È importante anche gestire i tempi della comunicazione, per cui, oltre a usare frasi brevi e semplici come stai facendo, dilunga i tempi se necessario, quindi ad esempio fai delle pause, senza dover necessariamente riempire i momenti di silenzio: in questo modo riuscirai a trasmettere a tua nonna una sensazione di calma e a comunicarle che non hai nessuna fretta che ti risponda velocemente.
Lavorare sulla comunicazione non verbale, poi, può essere di grande aiuto. È proprio questa infatti, più delle parole, che permette di trasmettere alla persona cara le emozioni e gli stati d’animo che proviamo, visto che, con il progredire della malattia, quella verbale sarà sempre maggiormente compromessa, come hai sottolineato tu stessa. Prova a facilitare la comunicazione con tua nonna attraverso l’intonazione della voce, usando un tono tranquillo e pacato e un ritmo calmo, entrando in contatto con lei. Puoi utilizzare la tua postura e la gestualità per avvicinarti a lei, tramite ad esempio un abbraccio o una carezza. L’espressione del viso, poi, è una grandissima risorsa in quanto anche se il malato non riconosce il volto, ne coglie in ogni caso il sorriso e quindi le emozioni.
Non dimenticare che lo stesso vale anche al contrario, per permettere a te di comprendere al meglio ciò che vuole comunicarti tua nonna, per cui se a volte ti trovi in difficoltà e non riesci a cogliere a pieno il senso delle sue parole, prova a comprendere l’emozione che trasmette con il suo corpo, i suoi movimenti, il suo viso: imparerai a cogliere se quello che prova è dolore, rabbia, frustrazione, preoccupazione, paura, gioia e a comportarti di conseguenza.
Spero che questi piccoli accorgimenti che ti ho suggerito possano rivelarsi utili.

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