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Home Forum Convivere con l’alzheimer RUOLO DELL’AMORE DEL FAMILIARE VERSO L’AMMALATO Rispondi a: RUOLO DELL’AMORE DEL FAMILIARE VERSO L’AMMALATO

#572
Maria Felicita Blasi
Ospite

Il paziente affetto da Alzheimer, in molti casi, dipende molto da chi si prende cura di lui e vive costantemente l’angoscia dell’abbandono; ciò genera un sentimento di insicurezza. E’ opportuno, a tal proposito, ricordare che l’ambiente, in generale, può rappresentare motivo di angoscia, in quanto il nostro caro teme di non essere più riconosciuto come familiare, quindi le costanti cure e, soprattutto, l’amore, rappresentano fattori altamente rassicuranti.
Così l’amore spingerà il caregiver ad avere pazienza con il proprio caro, senza mai forzarlo a fare qualcosa che, in un determinato momento, non sente di fare. Ciò perchè, se il malato si rifiuta di fare, ci sono dei motivi, oppure non è arrivato ancora il momento; perciò a volte basta aspettare un po’ di tempo e riproporre l’attività, che sarà svolta, magari, anche volentieri. Sarebbe costruttivo anche cercare di coinvolgerlo nelle attività con semplici consegne, come, ad esempio, farsi aiutare a riordinare l’ambiente, o ad apparecchiare la tavola, al fine di farlo sentire utile e, quindi, capace. Avere la pazienza di ripetergli ciò che deve fare, perché anche se, apparentemente sembra aver recepito il nostro messaggio, la persona affetta da demenza ricorda molto poco di ciò che gli viene detto, perciò è utile formulare frasi brevi e di semplice comprensione. Tutto ciò renderà migliore la comunicazione e l’empatia e, di conseguenza, darà al paziente una maggiore serenità per affrontare la sua quotidianità e, di conseguenza, anche quella di chi se ne prende cura.

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