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I disturbi del comportamento, che generano stress nella famiglia ed aumentano il peso dell’assistenza, non sono solo provocati dalla degenerazione cerebrale, ma anche dal modo in cui il malato si adatta alle sue progressive incapacità. Ormai da tempo, in tutto il mondo vengono usate quelle terapie di riabilitazione che hanno lo scopo di mantenere il più a lungo possibile efficienti le capacità residue del malato per migliorarne la qualità di vita.
Le più comuni sono:
la terapia occupazionale che adatta l’ambiente alle ridotte capacità del malato;
la stimolazione cognitiva che potenzia le funzioni mentali residue;
la musicoterapia che riporta a galla le emozioni con le parole di una canzone o il suono di uno strumento;
la psicomotricità che attiva movimenti che aiutano il malato ad affrontare la propria disabilità;
l’arteterapia che si avvale dell’uso di materiale artistico per la creazione di un oggetto;
la Pet Therapy che utilizza gli animali.
Il modo con cui ci si prende cura del malato può influenzare molto la sua qualità di vita: è quindi necessario non solo conoscerne bene la personalità e le esperienze, ma anche saperne individuare i bisogni fisici, sociali, emotivi e psicologici per fronteggiare le sue difficoltà. In assenza di risposte terapeutiche pienamente efficaci, la famiglia ed il contesto dell’ambiente di vita e relazionale del malato rivestono un ruolo chiave nella sua assistenza quotidiana.